ArtBonus

A chi è rivolto
Chi effettua erogazioni liberali in denaro, come:

• interventi di manutenzione, restauro o protezione di beni culturali pubblici;
• sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico‑sinfoniche, teatri, istituzioni concertistiche, festival, ecc.;
• realizzazione o potenziamento di strutture pubbliche dedicate allo spettacolo.

Benefici fiscali e utilizzo

• Credito d’imposta al 65%: da usare in compensazione nella dichiarazione dei redditi, fino ai limiti previsti per ciascun tipo di soggetto (persone fisiche, imprese, enti) .
• Il credito non incide sulla base imponibile IRPEF o IRAP e si ripartisce in tre anni, se versato da imprese o enti

Impatto e risultati

• Oltre 1 miliardo di euro raccolti in donazioni.
• Oltre 44.300 donazioni, più di 4.150 progetti già realizzati, e 2.735 attualmente attivi, all’ultimo aggiornamento (novembre 2024)
• Continua evoluzione con il Concorso Art Bonus, lanciato annualmente per valorizzare i migliori progetti, con votazioni pubbliche online e sui social

Perché donare?

1. Promuovere la cultura: il tuo contributo sostiene il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico.
2. Vantaggio economico: ottieni un rimborso fiscale significativo (65% del donato).
3. Trasparenza e riconoscimento pubblico: su ArtBonus.gov.it è possibile vedere chi ha donato e quali progetti sono finanziati

Come donare:

1. Individua un progetto sul portale ArtBonus.gov.it.
2. Scegli l’ente beneficiario registrato (es. museo, teatro, ente pubblico).
3. Esegui la donazione in denaro.
4. Richiedi il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi.
5. Se sei un’impresa o un ente, tieni traccia delle erogazioni ricevute e pubblicale mensilmente sul portale