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AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS del 25 marzo 2020

Chiedendovi scusa per questo lungo testo, vorrei aggiornarvi su alcuni punti: - Videoconferenza di oggi pomeriggio - Situazione casi a Pergola - C.O.C.

Oggi pomeriggio (25 marzo 2020) ho partecipato ad una riunione in videoconferenza con il Prefetto, rappresentanti delle Forze Armate, Asur, Protezione Civile e altri Sindaci della provincia. Una nuova riunione del CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI, che ora si svolge a distanza mentre all'inizio dell'emergenza ci recavamo in Prefettura.
Come già sappiamo la nostra provincia è stata colpita per prima nella nostra Regione e in maniera massiccia.
Le difficoltà riscontrate sono moltissime ma tutti gli enti preposti sono al lavoro per gestire al meglio l’emergenza.
Si è parlato degli aspetti sanitari ma anche dei numerosi controlli effettuati sul territorio, con l’ausilio anche di 20 militari che al momento sono utilizzati prevalentemente nelle stazioni e nelle città più grandi della provincia.

Queste riunioni di coordinamento sono importanti per confrontarsi, avere informazioni e poter rappresentare quelle che sono le problematiche che noi Sindaci ci troviamo ad affrontare sul territorio.

Ho rappresentato ad esempio come sia fondamentale tenere monitorata e particolarmente attenzionata la situazione del nostro ospedale, chiedendo conferma che al personale vengano effettuati sempre i tamponi all’insorgere di sintomi.

Si è parlato di case di riposo, di casi particolari a domicilio e di quarantene, cercando di risolvere ogni specifica situazione.
Al momento ogni giorno gli esiti dei tamponi che l’Ufficio Igiene e Prevenzione deve comunicare a chi sono stati effettuati sono circa un centinaio (tra positivi e negativi) e il personale addetto comunica tempestivamente l’esito ai pazienti. Una telefonata successiva avvia poi l’indagine epidemiologica per attivare le quarantene anche con tutte le persone che hanno avuto contatti con la persona risultata positiva. I contatti devono essere ravvicinati e prolungati per far partire le quarantene controllate. Ravvicinati e prolungati.

Come Sindaci abbiamo ribadito l’importanza di attivare tempestivamente le indagini e di far avere notizie alle persone che devono rimanere isolate.
Il consiglio che ci arriva, sempre, è quello comunque di comportarci come se fossimo tutti positivi, mantenendo le distanze e prendendo tutte le precauzioni possibili. Ognuno di noi potrebbe essere positivo e non saperlo, potrebbe contagiare gli altri senza rendersene conto oppure potrebbe essere contagiato da qualcun altro.
Manteniamo sempre le distanze, usiamo tutte le precauzioni possibili e isoliamoci anche al minimo dubbio. Se compaiono alcuni sintomi, magari lievi e non vengono a sottoporci a tampone, cerchiamo di isolarci, anche dai familiari, più possibile, in modo da prevenire. Ci auguriamo tutti che poi si risolva tutto in un banale mal di gola o un’influenza, ma non corriamo rischi, isoliamoci lo stesso.

Al momento i TAMPONI vengono analizzati in una sola struttura ma a breve sarà possibile farlo anche in altri laboratori in zona. Attualmente viene data precedenza a operatori sintomatici, residenti in case di riposo o altre strutture ( ma sintomatici! ), a sintomatici appartenenti alle forze dell’ordine, a categorie protette quali donne in gravidanza, puerpere, minori di 14 anni, malati oncologici sottoposti a terapie, etc
Non si riesce ad effettuare tamponi a tutti coloro che vorrebbero. Tutti noi vorremmo fosse più semplice fare i tamponi, per sentirci più tranquilli, anche al minimo sintomo… tutti noi vorremo che a tappeto fossero fatti a certe categorie.

Purtroppo non è possibile. Questa la situazione. Non vengono effettuati a tappeto ad esempio neanche nelle case di riposo o al personale sanitario, perché si avrebbe un sovraccarico enorme per i laboratori, che andrebbe a discapito di altri casi e anche perché il tampone è una fotografia istantanea, che ci dice come è la situazione in un determinato momento ma che nel giro di poco può cambiare. Bisognerebbe ripeterli poi ogni giorno o poco più, a tutti e di continuo, e questo, capiamo tutti, non è possibile.
Molto importante invece è verificare con due tamponi che i pazienti che erano positivi, non lo siano più, prima di dichiararli guariti, per scongiurare il rischio che infettino altre persone.
Asur e protezione civile hanno ribadito come siamo di fronte ad un’emergenza molto grave, ad una pandemia e tutti siamo chiamati a fare il nostro meglio.
L’onda d’urto che ci sta toccando è particolarmente violenta, in particolare anche nella nostra provincia. Dobbiamo fare di tutto per cercare di non far diventare la curva troppo alta altrimenti rischia di travolgere il sistema e se saturiamo le strutture ospedaliere e l’intero sistema sanitario con pazienti contagiati dal virus, rischiamo di non riuscire poi a curare altre patologie.
Al momento i dati vengono ancora trasmessi ai Sindaci tramite la Prefettura, a breve sarà attivata una nuova piattaforma per gestirli e spero che da quel momento potranno essere più precisi.

Oggi pomeriggio ho ricevuto l’aggiornamento e nel file trovo
6 CASI POSITIVI attualmente in cura, oltre ad una decina di quarantene.
Sono a conoscenza però anche di altre persone che ancora non risultano nell’elenco. Il dato quindi non è preciso, ma si discosta di pochissime unità probabilmente. Come ho già avuto modo di scrivere più volte, non credo che il numero preciso dei casi sia importante e non starò ogni giorno a comunicarvi un numero. E’ importante sapere come sta andando, come evolve la situazione nel nostro paese, indipendentemente da un caso in più o uno in meno.
I dati ufficiali vengono trasmessi dagli organi competenti, non dai Comuni. Ma molti di noi Sindaci, fin dall’inizio, abbiamo ritenuto doveroso tenere informati i nostri cittadini ed è quello che anche io sto facendo. C’è anche chi ha scelto di non parlare per niente di numeri. Io ho scelto la linea di tenervi aggiornati su quello che succede, con trasparenza, ma senza per forza entrare nei dettagli, dando numeri che spesso non sarebbero aggiornati e a volte neanche corretti.

Vi chiedo di riflettere bene su cosa serve a tutti noi ora: conoscere la situazione e adoperarci tutti, dal primo all’ultimo, per far sì che quell’onda che ci troviamo davanti si abbassi.

Sentiamo ogni giorno dalla televisione come tutta l’Italia, e non solo, sia in estrema difficoltà. Si rischia di non trovare posto nelle strutture che dovrebbero curarci, si rischia di non avere più personale sufficiente per curarci, anche se non ci ammaliamo di Coronavirus ma di qualcos’altro, anche se potrebbe capitarci un qualsiasi incidente e dovessimo aver bisogno della terapia intensiva.

Credo che questo non sia il momento delle polemiche o delle fazioni, ma il momento di fare ognuno la nostra parte, dimostrando unione, serietà e senso di responsabilità.

Altrimenti non ne usciremo.

E invece dobbiamo uscirne!

Concludo dicendo che come Sindaco, insieme agli Assessori, siamo sempre stati in contatto con il personale del nostro Ospedale e con Asur, mai abbiamo trascurato la situazione della struttura, in questo particolare momento. Lavorando a testa bassa per cercare di risolvere i problemi, senza voler fare tanta propaganda.
Come dico sempre però, in tutte le cose c'è bisogno di equilibrio e quindi c'è bisogno anche di tenere tutti aggiornati. Per questo su questo argomento vi informerò maggiormente a breve, anche in seguito alla nuova riunione del C.O.C convocata per domani, comitato all’interno del quale ho ritenuto importante sin dall’inizio coinvolgere anche un rappresentante dell'Ospedale oltre che medici e altre figure coinvolte in questa emergenza, diversa da altre che solitamente si trova ad affrontare il C.O.C.

Il Sindaco
Simona Guidarelli

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